COMUNICATO STAMPA
5 ottobre 2018
Cassino – liceo Varrone
Due giorni di successo hanno coronato la XIII edizione del Premio internazionale città di Cassino LETTERATURE DAL FRONTE- conoscere le crisi dell'umanità per costruire la pace, dedicata alla letteratura russa contemporanea che ha visto vincitore lo scrittore Zachar Prilepin, con il suo libro “Patologie”, edito dalla casa editrice Voland.
Dall'aula dell'Università di Cassino e del Lazio meridionale all'Auditorium del liceo pedagogico e delle scienze socali Varrone, Zachar Prilepin con il suo stile tranciante, sincero e privo di mistificazione ha parlato della guerra, la sua guerra, quella che ha condotto in Cecenia prima e nel Donbass poi. Nella sua Lectio Magistralis ha sottolineato che la storia non esiste senza la letteratura; le esperienze più dure e più drammatiche che riguardano i singoli sono poca cosa rispetto ai drammi derivanti dalle contraddizioni sociali .
La letteratura è lo specchio del dolore attraverso il racconto sempre mediato dalla sensibilità dello scrittore – ha detto agli studenti della Rete delle scuole di Cassino per LETTERATURE DAL FRONTE, che lo ascoltavano rapiti nell'Auditorium del Varrone.
All'incontro nell'ateneo Cassinate, organizzato dalla professoressa Raissa Raskina del Dipartimento di scienze umane, sociali e della salute e da Clara Abatecola di LETTERATURE DAL FRONTE, ha portato i suoi saluti il Rettore Giovanni Betta che si è detto onorato di ricevere un personaggio della cultura internazionale come Zachar Prilepin e felice di mettere a disposizione delle future edizioni del Premio l'Università di Cassino. Clara Abatecola ha avuto modo di sottolineare obiettivi e finalità del Premio internazionale città di Cassino LETTERATURE DAL FRONTE, che riflettono – come dice l'autore russo – i conflitti sociali di ogni parte del mondo.
Al liceo Varrone, Prilepin è stato catturato dai disegni che gli studenti e le studentesse del liceo rtistico avevano preparato per la sezione “letture a colori” del Premio, ha risposto alle numerose domande che gli hanno posto, è rimasto piacevolmente sorpreso davanti al docufilm che alcuni degli studenti della Rete avevano preparato, con la regia del giovane e sapiente Daniele Di Stucco dedicato alla Rivoluzione d'Ottobre, dal titolo “La Rivoluzione nello smartphone- la rivoluzione russa tra cinema e audivisivo”.
Daniela di Sora, nota russista e proprietaria della casa editrice Voland ha raccontato come è stata catturata dal genio di Prilepin e come abbia scommesso su quell'autore sconosciuto, dalla scrittura graffiante e sgorbutica, senza veli oggi tradotto in numerose lingue del mondo.
L'espera Natalia Popova Rogova